Non togliete mai la libertà ai ragazzi. Non li opprimete con scelte che non sono loro e non riempiteli di aspettative che non sono in grado di sopportare. Lasciateli liberi di divertirsi, sognare, sudare, lavorare, senza però mai dimenticare la cultura e l’educazione. E’ stato questo il messaggio che ha voluto lasciare ieri in dono a tutti i ragazzi partecipanti del progetto socio educativo “Col calcio si impara“, organizzato dalla Cooperativa Sociale “Eughenia” in collaborazione con l’USD Bitonto Calcio, il difensore calabrese Francesco D’Angelo.
Un’ora di racconto occhi negli occhi coi ragazzi, di una carriera che lo ha portato giovanissimo a far parte delle giovanili dell’Internazionale 1908, dandogli l’opportunità di allenarsi con gente del calibro di Zanetti, Figo e Vieira.
Una scuola, quella milanese, che ha formato D’Angelo dal punto di vista non solo tattico, ma soprattutto umano e caratteriale, consentendogli poi di reggere l’impatto con piazze calde come Foggia e Taranto.
Nulla però è giunto senza sacrificio, impegno, dedizione e passione in quello che si faceva, senza tralasciare mai un solo istante, l’aspetto culturale.
Perché, come affermato dal difensore calabrese, «se uno nella vita non conosce e non si appresta mai a farlo, non sarà mai in grado di saper riconoscere ciò che è giunto o è sbagliato, e dunque di chi conviene fidarsi e di chi no. L’importante però è non sentirsi mai costretti a fare qualcosa solo per soddisfare gli altri. Divertitevi, giocate, e siate liberi e felici, poi alla fine arriverà quel che arriverà dalla vita e dal calcio».