Nuova tappa bitontina “Changing Youth Stories“, per il progetto Erasmus che ha coinvolto il “Central Educativo Bulzias” della Romania, istituzione capofila, e il “Fundatia Indipendenta pentru Tineret Timis”, sempre dalla Romania, la “G.G. Eurosuccess” di Cipro, la “Athenian Institute of Anthropos” di Atene e la “Cooperativa Eughenia Scs – Onlus” di Bitonto. Nella sede di quest’ultima, in via Frisicchio, le suddette associazioni si sono incontrate ieri e hanno illustrato alla stampa gli obiettivi delle comuni iniziative. Consistono nel prosieguo di un percorso strategico, cominciato a novembre 2016 a Timisoara. Un percorso per consentire tra i ragazzi coinvolti, segnati da problemi di abbandono scolastico e con comportamento aggressivo, autori di reati e tossicodipendenti, l’elaborazione dei vissuti, delle proprie storie di vita, la crescita personale, il pensare ad un domani “altro”, diverso.
«È possibile, quindi, cambiare il finale di queste storie partendo dal loro vissuto, dal loro passato, fotografando le esperienze e provando a rivalutare competenze, abilità e punti di forza, affinché parta un’idea progettuale che consenta anche l’inserimento lavorativo dei giovani in esame» sostiene Michele Bulzis, della cooperativa Eughenia che, nel ringraziare l’amministrazione comunale, rappresentata dalla presenza dell’assessore ai Servizi Sociali Gaetano De Palma, ribadisce come sia difficile lavorare nel sociale: «Questo è stato possibile perché, negli anni, c’è stato il supporto di una città che ha creduto in questi figli, in questa realtà. Qui lavorano 38 professionisti che hanno almeno una laurea. Siamo impegnati in tre progettualità europee e all’estero nelle relazioni ho sempre presentato sempre la mia città prima».
«Con Eughenia c’è un rapporto più che decennale, con livelli di competenza e professionalità che è difficile trovare altrove e che hanno dato prova di saper rispondere alle esigenze del Comune di Bitonto» risponde De Palma, dando il benvenuto alle associazioni straniere presenti: «A Bitonto, oltre al nostro patrimonio storico e culturale, abbiamo un’altra ricchezza: la varietà del terzo settore, tra associazioni e cooperative. Eughenia è senza dubbia tra questi, con i suoi progetti apprezzati anche al di fuori dei confini nazionali».
(di Michele Cotugno)